LetteLariaMente

Leggere per capire e per capirci. Leggere per conoscere chi siamo stati, chi siamo, eventualmente chi saremo. Leggere per divertimento e per dovere. Leggere e basta.
LetteLariaMente nasce da questi semi, ha i suoi motivi: ce ne sono di buoni motivi per leggere. Ma, e qui sta il bello, non li conosciamo tutti. Leggere è un verbo all’infinito. LetteLariaMente ha l’intento di coniugarlo bene, sanaMente e rapidaMente.

Chiedersi perché manifestazioni come LetteLariaMente a un certo punto hanno il desiderio di nascere ha un senso? C’è un’unica risposta, ed è sì. Mai come in questi ultimi anni, dieci o venti che siano, appuntamenti al cui centro troviamo il libro e la scrittura sono fioriti qua e là, sdoganando l’oggetto in questione dalle silenziose biblioteche o da certe librerie d’antan, dove era necessario entrare con le idee più che chiare e senza la possibilità di navigare a vista tra titoli e volumi.
Il libro quindi è diventato, grazie anche a queste manifestazioni, una presenza stabile nel quotidiano vivere, si è infiltrato, ha abbandonato i confini dei reclusori dichiarandosi per quello che è: un messaggero di parole. E non è un caso, forse, che le manifestazioni di cui si diceva siano nate, e continuino a farlo, proprio in quest’epoca dove la tecnologia ci spinge, quando non ci obbliga, a usarle sempre di meno, sostituendo ad esse simboli o quant’altro.
Questo intento unisce idealmente la nostra manifestazione a tutte le altre che in ogni parte d’Italia si svolgono e che si propone al pubblico per la sua prima volta ma con l’intento di crescere bene, sanaMente e rapidaMente.

presentazione di Andrea Vitali